Il 25 luglio, nel cortile di Palazzo d’Accursio, pastasciutta antifascista per tutte e tutti
Anche quest’anno si è festeggiata la caduta del fascismo. Domenica 25 luglio, alle ore 12,30, nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, tutte e tutti hanno potuto gustare la pastasciutta antifascista, preparata da Alessandra Spisni e da aderenti alla sua associazione Le sfogline.
Come ha significato Roberto Morgantini, sempiterno organizzatore dell’iniziativa, non bisogna odiare, ma ricordare… come si fa però, lasciatemelo dire, a non odiare chi, anche tutt’oggi, si proclama sodale con certi crimini?
La manifestazione, organizzata da Anpi e Cucine popolari con Cgil, Cisl, Uil, Libera, Auser, le Sardine, Piazza Grande, Arci ….e chi più ne ha più ne metta, è una rievocazone di quanto la famiglia Cervi, nel reggiano, decise il 25 luglio 1943 per festeggiare la caduta del fascismo e l’arresto di Mussolini. Pur consapevoli che la guerra non era finita, si decise che la caduta del fascismo e l’arresto di Mussolini erano un momento da celebrare distribuendo alla popolazione di Campegine chili e chili di pasta. Da allora la tradizione della pastasciutta antifascista si è diffusa in tutto il Paese ed anche le Cucine popolari sono ormai dentro a questa tradizione.
MDG