Come liberare un parco di Bologna dallo spaccio della droga
Da tempo c’è un progetto che prevede la presenza di attività al Fondo Comini, come quella delle Cucine Popolari.
Tutte le domeniche estive dalle 17 al Fondo Comini in Via Aristotile Fioravanti 68, si trovano crescentine e crescioni, si friggono e si distribuiscono. Come giustamente racconta Roberto Morgantini, le cucine fanno quello che sanno fare: cucinare. In questo modo allietano con la loro presenza un angolo del parco e contribuiscono a popolare un luogo altrimenti abbandonato a se stesso e quindi allo spaccio di droga.
Il Fondo Comini nel tempo è diventato un luogo piacevole, con la valorizzazione portata avanti negli anni dalle cucine popolari; a pochi metri c’è la sede storica del Battiferro, frequenti le loro feste all’aperto, con richiamo per la popolazione di tutta la città e del quartiere Navile.
Oggi domenica 7 luglio in un’ora sono già state distribuite più di 50 crescentine, vuote o ripiene. Sono vicini ad un’entrata laterale del Fondo Comini, su via del Battiferro, postazione ottima in una rientranza del parco. Ci sta tutto: friggitrice, pasta già tirata, pronta per la cottura, stesa di formaggi e salumi, accuratamente protetti e cinque persone attivissime
momenti del pomeriggio al Fondo Comini
Vicino un gruppo suona e canta attorniato da ragazzini e ballerini improvvisati.
C’è una grande allegria nel gruppo che sta cucinando: ” far del bene fa bene” è il motto delle cucine popolari e loro lo interpretano con determinazione. A pochi metri una cooperativa agricola “ARVAIA” con sede a Casteldebole, fa conoscere i suoi prodotti. Lavorano con chimica zero, e chilometro zero, 350 soci al momento. Ci si può associare gratuitamente per un mese e poi decidere, se proseguire. Distribuiscono i loro prodotti in sei postazioni della città.
Sono sui canali social, hanno una pagina facebook, un sito web, sono perciò facilmente contattabili.
Si può prendere in considerazione l’opportunità di approvvigionarsi con la cooperativa di prodotti agricoli freschi o anche lavorati come conserve, con caratteristiche di naturalità e accuratezza nella coltivazione. Si aiutano le attività prossimali e la rinascita della lavorazione dei campi, guidata dai giovani. Un’operazione di inclusione sociale interessante a cui partecipare.
Cosi si salvano i luoghi esterni dallo spaccio, popolandoli e richiamando la presenza della cittadinanza.
Con la vendita di cibo e la vendita di cibo già cucinato si fa un’operazione di ripopolamento sano delle nostre zone. Il Fondo Comini si salva e ritorna alla popolazione.
I.E.