Nel primo mese 63.969 hanno già ammirato la grande mostra di Vicenza.
Provengono da 90 province italiane e dall’estero
La grandiosa esposizione di capolavori dal ’400 ad oggi proposta da Marco Goldin alla Basilica Palladiana di Vicenza con il titolo “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”, nei suoi primi 30 giorni di apertura è stata già ammirata da 63.969 persone.
E’ un dato che si commenta da sè, riconoscono lo stesso curatore e il sindaco di Vicenza Achille Variati.
In città è esplosa, la “mostra mania” con commerciati e albergatori che, per cogliere una occasione ritenuta irrepetibile e mai prima vissuta in città, hanno dedicato alla mostra intere vetrine o corner e che, facendo da entusiastica cassa di risonanza dell’evento, ne amplificano l’eco.
La città berica è letteralmente invasa da persone che, visitata la mostra, dilagano alla scoperta delle bellezze di un centro storico che è un vero scrigno d’architettura e d’arte e che, per l’occasione, si propone nel suo volto migliore con la riapertura di importanti monumenti, come Palazzo Chiericati, con la proposta del nuovo Palladio Museum, punto di partenza per capire la grandezza assoluta dell’architetto che ha lasciato in questa città le sue testimonianze più alte.
L’entusiasmo del Sindaco di Vicenza e del curatore, nonché organizzatore della mostra Marco Goldin è condiviso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona che con Unicredit e il Gruppo Euromobil ha sostenuto la grande mostra vicentina.
Tornando ai numeri, la media registrata è stata di 2132 visitatori al giorno, media che nel ponte di Ognissanti è cresciuta addirittura a 3727 biglietti al giorno, con un picco assoluto di visitatori (4642) lo scorso 3 novembre. Dal primo al 4 novembre i visitatori sono stati 14.907.
Continuano intanto a crescere le prenotazioni che traboccano da Vicenza a Verona, città nella quale la mostra sarà riallestita dopo la “prima” vicentina. I dati del call center di Linea d’ombra indicano provenienze da 90 provincie italiane e da 9 nazioni europee (in testa Germania e Austria). Tra le province, quella che sta mostrando il maggiore entusiasmo è ovviamente quella di Vicenza, seguita da Padova, Milano, Venezia, Treviso, Bologna e Brescia.
Gli analisti di Linea d’ombra hanno rilevato un dato interessante: le città in cui negli scorsi anni Goldin ha proposto sue mostre, rispondono in modo fortissimo: Treviso, Brescia, Torino, Genova, Udine e Rimini sono tutte comprese tra le prime 15 aree italiane di provenienza dei visitatori. Il dato è letto come effetto della fidelizzazione che si coagula intorno al modello di mostre proposto dal critico trevigiano, modello che evidentemente trova riscontro nel pubblico più vasto, al punto da convincerlo a seguire le sue proposte ovunque siano realizzate.
Goldin sta intanto puntando alla seconda sede della mostra, ovvero Verona dove l’esposizione sarà accolta con il nuovo titolo “Da Botticelli a Matisse. Volti e figure” alla Gran Guardia dal 2 febbraio al 1 aprile 2013. Il nuovo titolo corrisponde ad un selezionatissimo nucleo aggiuntivo di opere riservato alla sola riedizione veronese rispetto alla continuità con la mostra vicentina. Sarà la prima volta, nella storia delle mostre in Italia, che una esposizione viene riallestita in una città limitrofa alla sua prima edizione ed il test è atteso da chi opera nell’ambito dell’organizzazione mostra e non vi è dubbio che l’eventuale risultato positivo di questo esperimento aprirà nuovi scenari nel settore.