Si illumina anche la facciata di Palazzo Re Enzo su piazza Maggiore
La ricorrenza del Pride Lgbtiq+ cade quest’anno subito dopo l’emergenza Covid-19, che ha contribuito ad aumentare la fragilità delle vite delle persone lesbiche, trans*, queer, bisessuali, gay. Per questo la comunità di Bologna non rinuncia al Pride e ha scelto di attraversare lo spazio pubblico in forme che assicurino in tutte le manifestazioni la salute di tutti/e.
Questa mattina l’assessora ai Diritti Lgbt Susanna Zaccaria ha ricevuto a Palazzo d’Accursio una delegazione delle associazioni del Comitato Bologna Pride che le hanno consegnato la piattaforma rivendicativa del Pride che vuole riportare al centro il dibattito sull’omolesbobitransfobia e sulla legge calendarizzata in parlamento.
Palazzo d’Accursio esporrà nelle giornate del 27 e 28 giugno la bandiera arcobaleno sulla sua facciata, accanto a quelle istituzionale, mentre al tramonto si illuminerà di arcobaleno anche la facciata su Piazza Maggiore di Palazzo Re Enzo.
Diversi gli appuntamenti delle associazioni, in dialogo e raccordo tra loro: sabato 27 giugno in Piazza del Nettuno dalle 13.30 alle 17.30, la manifestazione Transfemminista queer della rete B-side Pride, incentrata su salute, diritti, antirazzismo e contrasto alla violenza di genere e dei generi. Il Comitato Bologna Pride, domenica 28 giugno, dalle 10 alle 14, invita a visitare i luoghi simbolo della comunità Lgbtiq+ di Bologna, dove saranno presenti attivist* a raccontarne la storia; mentre dalle 15 alle 19, ai Giardini Margherita, organizza un raduno in cui si succederanno una serie di flashmob: alle 16 le bandiere arcobaleno sventoleranno per la commemorazione di Sarah Hijazi, l’attivista egiziana che si è suicidata dopo il trauma del carcere e della tortura; alle 17 il flash mob a cura del Gruppo Trans ed alle 18 la conclusione con Komos, il Coro LGBT di Bologna.
MDG