Sviluppo sostenibile: l’Universita’ di Bologna e’ prima in Italia e tra le prime tre in Europa
Primato italiano, terza posizione tra i paesi UE e ventesimo posto al mondo per l’Alma Mater nella nuova edizione della classifica di Times Higher Education che monitora l’impatto degli atenei sul tessuto sociale utilizzando i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU.
L’Università di Bologna è al primo posto in Italia ed al terzo posto tra i paesi dell’Unione Europea nella nuova edizione del “The Impact Rankings”, la classifica elaborata da Times Higher Education che valuta l’impatto degli atenei sul tessuto sociale ed il loro impegno per lo sviluppo sostenibile.
Il “ranking” include quest’anno 1115 atenei di tutto il mondo, in forte aumento rispetto allo scorso anno, quando erano 766. Per ogni università partecipante, la classifica prende in considerazione le azioni intraprese e le risorse investite nel dare risposta agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) proposti nell’Agenda 2030 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Nella classifica generale l’Alma Mater ottiene quest’anno la posizione numero 20, con ottimi risultati su tutti i fronti e (guardando al dettaglio dei singoli indicatori) alcuni piazzamenti particolarmente rilevanti.
Su tutti spicca il 3° posto a livello mondiale per Pace, giustizia, diritti umani (SDG 16), l’obiettivo che misura la capacità di promuovere società pacifiche e più inclusive attraverso l’accesso alla giustizia per tutti e organismi efficienti, responsabili ed inclusivi. C’è poi il 7° posto al mondo per l’obiettivo Istruzione di qualità (SDG 4), che monitora le azioni per promuovere attività educative eque ed inclusive e per l’apprendimento permanente. C’è inoltre il 13° posto al mondo per Eguaglianza di genere (SDG 5), l’obiettivo che valuta l’attenzione alle politiche pensate per superare le disuguaglianze di genere.
Risultati importanti che confermano il forte impegno dall’Università di Bologna per la promozione di uno sviluppo sostenibile. L’Alma Mater ha infatti nel 2016 adattato il proprio piano strategico collegandolo direttamente ai diciassette obiettivi indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU, in modo che tutte le proprie attività trovino una corrispondenza con azioni collegate alla sostenibilità. Inoltre, l’Ateneo monitora gli impatti diretti ed indiretti della propria attività istituzionale con una serie di report annuali e attraverso iniziative, illustrate sul sito AlmaGoals, che puntano a coinvolgere e sensibilizzare l’intera comunità universitaria (e non solo).