Pjd vince ma non ha maggioranza
Sembrerebbe che le Elezioni legislative di ieri in Marocco, le seconde dopo la riforma costituzionale del 2011, abbiano dato risultati inaspettati e di certo non confortanti per il premier uscente Abdel Ilah Benkirane.
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La sua coalizione politica, il Partito Giustizia e dello Sviluppo, Pjd, con 129 seggi su 198 conquistati in Parlamento ha vinto le elezioni, ma gli mancherebbero altri 69 seggi per raggiungere però, la maggioranza e poter governare il Paese africano. Il rischio è ora che senza una maggioranza non si possa governare e si debba ricorrere ad un governo tecnico. Quella che si è svolta per il rinnovo del Parlamento è stata una campagna elettorale molto sentita nel Paese. I partiti politici all’opposizione hanno invitato l’elettorato marocchino a recarsi in massa ai seggi a votare contro il Pjd e i suoi alleati politici. La vigilia del voto è stata contrassegnata da accuse di brogli. Il partito dell’Unione socialista delle forze popolari ha infatti, più volte lanciato l’allarme per possibili brogli elettorali. Presunte irregolarità più volte paventare anche dal Pjd. A vigilare sul regolare svolgimento del voto la Commissione governativa per il monitoraggio delle elezioni a cui ha dato ampio mandato il re del Marocco, Mohammed VI . Il monarca marocchino è stato il fautore della riforma della Costituzione del 2011. Benkirane aveva promesso che in caso di sconfitta si sarebbe ritirato dalla scena politica marocchina. Ora il premier uscente dovrà negoziare con gli altri partiti per cercare di raggiungere la maggioranza in Parlamento e ottenere il mandato a formare il nuovo esecutivo. Sono invece, confortanti i risultati raggiunti dal Pam che praticamente si è visto raddoppiare i seggi rispetto alle precedenti elezioni del 2011.
Il ministro dell’Interno marocchino, Mohamed Assad ha assicurato che il voto si è svolto correttamente e in maniera trasparente. Secondo quanto anticipato da fonti elettorali governative l’affluenza alle urne è stata del 43 per cento e l’elettorato marocchino ha, con le sue preferenze, permesso ai conservatori di Istiqlal di conquistare nel Parlamento di Rabat 40 seggi e all’Unione nazionale degli indipendenti 39 seggi. Il Movimento popolare ha conquistato 26 seggi mentre l’Unione costituzionale 22 seggi. All’Unione socialista delle forze popolari sono andati 19 seggi e al Partito socialista del progresso 10 seggi. Il Movimento socialdemocratico 3 seggi e alla Federazione della sinistra democratica 2 seggi.
Elodia Policarpio