La Festa del Cappelletto in piazza Kennedy dal 12 al 14 maggio
Per la seconda volta, il 12, 13 e 14 maggio, il cuore di Ravenna ospita la grande festa dedicata al protagonista della nostra tradizione culinaria: il cappelletto.
La scienza in cucina di Pellegrino Artusi si apre con la ricetta dei cappelletti “all’uso di Romagna” e non a caso. Sono loro i grandi protagonisti della nostra tradizione gastronomica. E come tali, Ravenna vuole omaggiarli, organizzando una grande festa e incoronando il Re Cappelletto in Piazza Kennedy.
Per tre giorni, l’intera nuova piazza della città sarà allestita con dieci chioschi di dieci ristoranti per presentare e gustare i cappelletti, tutti insieme, turisti compresi.
La Festa del Cappelletto è dedicata a un prodotto identitario del nostro territorio. Ma bisogna subito precisare una cosa: il cappelletto tradizionale ravennate si differenzia dalla ricetta dell’Artusi per il ripieno, che deve essere rigorosamente di formaggio.
Niente carne nei nostri cappelletti: sotto la sfoglia all’uovo, solo Parmigiano Reggiano, formaggio tenero (a seconda dei gusti), uova e noce moscata. Pochi ingredienti di grande qualità per una bontà sopraffina. E questa festa, presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa in municipio, lo dimostrerà.
Piena soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Commercio Massimo Cameliani e dall’assessore al Turismo Giacomo Costantini, che hanno, tra l’altro, sottolineato la scelta di piazza Kennedy quale location destinata agli eventi, che contribuisce a valorizzare il centro storico, rendendo protagonisti i ristoratori e gli operatori locali e puntando sull’eccellenza gastronomica del cappelletto, simbolo della cucina ravennate, in grado di esprimere tradizione, cultura e creatività. Agli obiettivi di realizzare un circuito virtuoso all’interno del cuore cittadino – secondo i due amministratori – si lega anche l’evento riguardante l’esposizione di tele romagnole a palazzo Rasponi dalle Teste nei giorni 11, 12 e 13 maggio, in occasione del ventennale dell’Associazione stampatori tele romagnole. Entrambi gli eventi, che instaurano un dialogo tra la piazza e i suoi monumenti, declinano l’idea di turismo e commercio dell’amministrazione, sempre più impegnata a promuovere le eccellenze del territorio in maniera coerente, diversificata e interattiva.
Mauro Mambelli, Presidente di Confcommercio Ravenna e dei ristoratori della sua associazione ha dichiarato: “Questa festa valorizza il cappelletto, piatto alla base della nostra ristorazione. Portare in piazza, in una grande festa, questa eccellenza gastronomica, significa non solo fare promozione di un prodotto, aprire la ristorazione al turismo, ma anche pubblicizzare un territorio intero. Per questo sono grato ai ristoranti che hanno creduto in questo progetto e che hanno voluto partecipare anche quest’anno dopo il successo dell’anno passato. Li ringrazio per l’amore che dimostrano ancora una volta per Ravenna e per la voglia di dare un contributo alla città.”
Sulla stessa linea anche Danilo Marchiani, Presidente dei ristoratori di Confesercenti Ravenna: “Per me questa festa è una gran bella cosa e sono convinto che anche quest’anno sarà un successo. Si tratta di una piacevole presentazione per un prodotto tipico che merita di essere conosciuto anche fuori Ravenna e presentato ai turisti. Spero che questo evento di grande richiamo per la nostra città attiri la loro attenzione sul nostro patrimonio enogastronomico e contribuisca a valorizzarlo come si conviene.”
Infine, Nevio Ronconi, Presidente di Tuttifrutti – organizzatore dell’evento promosso dalle due associazioni – ha posto l’accento sulla genuinità di questa iniziativa: “Non è una festa qualsiasi, perché è dedicata a un prodotto che fa parte del sentire comune dei ravennati. Proporla in piazza risponde a una duplice esigenza: animare il centro storico, soddisfacendo la curiosità dei turisti e dei cittadini, e valorizzare un prodotto che fa parte della storia, della cultura e dell’anima del territorio.”
Spazio alla novità insomma: il “cappelletto da passeggio” fa l’occhiolino alla tendenza sempre più diffusa dello street food di grande qualità, e aiuta anche a capire e ad apprezzare meglio un prodotto che ormai, nella consuetudine dei ristoranti, è presentato condito con il ragù. Ma spazio anche per l’improvvisazione e la rivisitazione di questo piatto: ciascuno dei dieci ristoranti presenterà una porzione di cappelletti con condimento a sorpresa.
Paolo Serra