GRIZZANA MORANDI (BO): IL PROGETTO DI RECUPERO DELLA ‘ROCCHETTA MATTEI’

Il 19 luglio 2024 è stato presentato il progetto di recupero e messa in sicurezza della parte non ancora restaurata della Rocchetta Mattei, i visitatori potranno apprezzare il carattere multiforme dell’edificio.

L’intervento previsto rientra tra quelli finanziati con il progetto pilota “Da Campolo l’arte fa Scola”, presentato dal Comune di Grizzana Morandi e selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR “Attrattività dei Borghi”, progetto che interesserà il Borgo di Campolo a sistema con il borgo La Scola e la Rocchetta Mattei.

Area arabo-moresca

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo:  «L’importanza della Rocchetta Mattei riconosciuta dal Ministero avvalora l’impegno che il Comune di Grizzana Morandi e la Regione Emilia-Romagna hanno condiviso con noi, per recuperare la porzione del castello non ancora accessibile al pubblico e completare così l’ingente opera di restauro che la Fondazione ha sostenuto nel decennio 2005-2015. La Fondazione ha sempre agito come motore per lo sviluppo del territorio metropolitano, in questo caso investendo per dare impulso culturale e turistico all’intera valle del Reno e contribuire alla coesione sociale ed economica delle comunità di tutto il nostro Appennino. Questo intervento, insieme ad altri progetti ne dà ampia testimonianza e conferma la volontà e la capacità della Fondazione di restituire valore nello svolgimento della propria funzione sociale.»

Mauro Felicori, Assessore Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna: «È una notizia due volte bella. Prima di tutto perché dimostra la capacità del nostro sistema territoriale – Fondazione Carisbo, Comune di Grizzana Morandi, Regione Emilia-Romagna – di fare presto e bene, di sfruttare celermente l’opportunità offerta dal PNRR, che ha individuato in Campolo e Grizzana la possibilità di una esperienza esemplare di rinascita di un borgo storico. E, insieme, perché oggi si apre il secondo cantiere della Rocchetta Mattei. Il primo ci regalò l’apertura al pubblico di un monumento unico. Fu una scelta coraggiosa della Fondazione, e oggi la Rocchetta è destinazione di un flusso di visitatori molto significativo, che già anima tanti esercizi della zona, peraltro ricca di beni come la chiesa di Alvar Aalto a Riola e la casa di Giorgio Morandi a Grizzana. La rinascita dell’Appennino è uno degli obiettivi della Regione Emilia-Romagna e sono convinto che la cultura la sta già trainando.»

Franco Rubini, Sindaco di Grizzana Morandi:  «La cosiddetta “parte vecchia” del castello, con la sua aura di fascino antico, rappresenta il vero cuore della Rocchetta Mattei: il Bando Borghi ci consentirà di renderla visitabile, avverando un sogno che non credevamo potesse realizzarsi. Per il nostro Appennino sarà un’importantissima occasione di rilancio culturale e turistico a livello nazionale e internazionale, che porterà con sé attività di formazione e specializzazione, occasioni di impiego e un generale sviluppo economico e produttivo.»

Inaugurazione restauro ala arabo-moresca

Sono stati individuati tre livelli di intervento, di intensità e oneri decrescenti, applicandoli alle diverse Sale interessate in modo da ottimizzare sia le risorse a disposizione sia la visitabilità dei luoghi.

1) Restauro completo: è l’intervento più importante e comprende le opere di consolidamento strutturale (ove necessarie), la riqualificazione architettonica (pavimenti, soffitti, infissi, finiture) e il restauro, con ricollocazione in opera, dell’apparato decorativo esistente.

2) Restauro parziale: prevede il consolidamento strutturale (ove necessario) e la riqualificazione architettonica di alcuni elementi, non sarà invece restaurato l’apparato decorativo. I locali oggetto di questo intervento saranno inoltre messi in sicurezza per consentirne la visita.

3) Messa in sicurezza: intervento di carattere puramente conservativo che prevede il consolidamento strutturale (ove necessario), la pulizia e l’adeguamento impiantistico con l’obiettivo di rendere anche queste zone visitabili.

La Fondazione Carisbo lo ha acquistato nel 2005 e ne ha sostenuto i lavori di ricostruzione fedele fino all’apertura al pubblico nel 2015, con la gestione del Comune di Grizzana Morandi, in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna e l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

I.E.

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