Sistema accoglienza al collasso: con ‘Mare Nostrum’ più partenze
In Italia il sistema accoglienza è al collasso. Ormai si parla di emergenza per il forte flusso di immigrati dalla Libia verso la penisola via mare. Il sistema di accoglienza predisposto è ormai al collasso. Sotto ‘accusa’ l’operazione umanitaria ‘Mare Nostrum’ che se da un alto a salvato molte vite, dopo la tragedia del 3 ottobre scorso a Lampedusa non si sono più registrati morti in mare, dall’altro però, ha incentivato alla partenza. Sono oltre le 20mila le persone raccolte in mare dal 18 ottobre del 2013 ad oggi dalle unità navali della Marina Militare italiana impegnate nell’operazione. Navi che sono dispiegate a meno di 40 miglia nautiche dalla costa libica. Per cui praticamente anche con una zattera si può tentare la traversata tanto ad aspettarli al largo ci sono le navi italiane. Tutto questo sta giocando anche a favore delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di uomini. Per loro meno impegno e minor costo. Mentre per l’Italia i costi sostenuti per il pattugliamento navale sono altissimi. Si stima che ammontino a 9,5 mln gli euro spesi al mese per il pattugliamento. Inoltre altri 2,5 mln di euro sono stati finora spesi per i voli interni di trasferimento dei migranti dalla Sicilia ad altre località italiane e 1,2 mln di euro per le decine di voli di rimpatrio. Anche oggi al porto di Palermo sono in attea di circa 400 migranti. Si tratta di quelli soccorsi ieri da una nave militare al largo di Lampedusa. Tra di essi anche 43 donne e 24 minori. Questi immigrati avrebbero dovuto raggiungere il porto di Pozzallo che, però, è ormai al collasso con i centri di accoglienza stracolmi. Ieri pomeriggio si è svolto in Prefettura a Palermo un vertice con le forze dell`ordine per organizzare l`arrivo della nave e le procedure di accoglienza.