Terrorismo: l’emulazione dei tagliateste dell’ISIS
Dopo che quelli dell’ISIS hanno tagliato la prima testa è stata inaugurata una nuova linea terroristica, quella della decapitazione degli “infedeli” presi in ostaggio. Sono ormai 4 quelle avvenute finora in nome della lotta avviata dall’ISIS contro gli infedeli. Una macabra esecuzione che viene anche documentata con un video poi, postato nella rete. Inizialmente nata come forma di ritorsione contro il rifiuto di pagare un riscatto milionario per lo straniero di turno catturato. Oggi è solo una forma di rappresaglia scelta dai jihadisti contro quei Paesi che hanno deciso l’intervento nella coalizione anti ISIS. Questo nel tentativo di scatenare il terrore e dissuadere dal contrasto ha però, sortito l’effetto contrario. Lo si è visto con la brutale uccisone del povero francese, Hervè Gourdel decapitato ieri dopo essere stato catturato in Algeria la scorsa domenica. La Francia tutta si è stretta ancora di più intorno al suo presidente Hollande ed è ancora più decisa a combattere gli oltranzisti islamici. Ovviamente come in tutte le cose lo spirito di emulazione porta altri a seguire l’esempio dato e cosi dopo quello algerino ci si aspetta ora anche dalle Filippine di ricevere un video-esecuzione. Nel Paese asiatico il gruppo Abu Sayyaf, dopo essersi affiliato all’Isis, ieri ha minacciato di decapitare la coppia di turisti tedeschi, Stephan Okoveix e Henrike Diesen, che sono stati rapiti nell’arcipelago lo scorso mese di aprile. Anche in questo caso una ritorsione-vendetta contro la Germania che segue gli Usa nella lotta all’ISIS.
Elodia Policarpio