Dal 4 al 6 febbraio al Teatro Storchi di Modena Federico Tiezzi allestisce Il Purgatorio, La notte lava la mente
Federico Tiezzi, con il Purgatorio, porta in scena la seconda delle tre cantiche della Divina Commedia di Dante, in occasione dei 700 anni dalla sua morte. Gli spettacoli sulle tre cantiche sono stati teatralizzati, trent’anni fa, con la drammaturgia di Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici. Il testo del Purgatorio, La notte lava la mente, è stato elaborato da Luzi per Tiezzi e la sua compagnia.
Gli spettacoli ispirati alle altre due cantiche Commedia dell’Inferno. Un travestimentodantesco ed Il Paradiso. Perché vinse il lume d’esta stella saranno prodotti dalla Compagnia Lombardi – Tiezzi nel 2022 e 2023.
Il Purgatorio è la cantica dell’amicizia e della creazione: i personaggi sono soprattutto musicisti, pittori e poeti, l’arte è ciò di cui si discorre ed è forse la strada della salvezza. Il Purgatorio è anche la cantica della speranza: quella speranza di cui il momento storico presente ha bisogno più di ogni altra cosa e che è volontà di un mondo diverso.
Come scrive Luzi, nel Purgatorio «esiste il tempo», splende lo stesso sole che illumina la terra abitata: le notti succedono ai giorni, i tramonti alle albe, mentre le anime parlano della vita passata con la nostalgia e la dolcezza di personaggi “beckettiani”. Sembra di essere ancora nello spazio storico dell’uomo, sulla Terra, ma toccato dalla grazia divina che dà dolcezza e appunto speranza alla sofferenza quotidiana della vita.
In questo luogo dove il tempo esiste (mentre nelle altre due cantiche c’è solo l’eternità della sofferenza o della beatitudine) il poeta, affaticato, può addormentarsi e sognare. Ed è la presenza del mondo onirico una delle peculiarità di questa cantica, che si distende nella regia di Federico Tiezzi come una grande seduta psicanalitica.
«La visione del mondo e dell’uomo – commenta Federico Tiezzi – che ci si offre dalle pagine della Commedia, opera che contribuisce alla nascita della cultura europea, nel punto di snodo tra l’evo antico e quello moderno, è tra le più vaste e profonde della letteratura di ogni tempo, nella sua consapevole capacità di abbracciare con l’umano tutta la realtà. Le radici della nostra cultura – filosofia, etica, estetica, politica, teatro – affondano nel poema. La poesia di Dante coglie e tramanda lo spirito profondo di quella cultura nella quale l’Europa ancora attinge le ragioni interiori del suo stesso esistere. Con questo lavoro vorrei mostrare come Dante non sia solo il teologo, il moralista, il politico che negli anni di scuola ci è stato mostrato: ma anche l’appassionato ricercatore di quella che lui stesso chiama l’umana felicità, cioè la piena realizzazione dell’uomo».
Compagnia Lombardi – Tiezzi
Fondata a Firenze nei primi anni Settanta del secolo scorso con il nome “Il Carrozzone”, la compagnia oggi guidata da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi è una delle più longeve del teatro italiano, tra le punte più interessanti del teatro di ricerca nel nostro Paese. A Colonia nel 1981 il grande regista tedesco Rainer W. Fassbinder ne documenta il lavoro nel documentario Theater in trance.
Successivamente Tiezzi e Lombardi, pur mantenendo la compagnia unita, svolgono anche carriere separate, l’uno in particolare nel campo della lirica, l’altro come attore. Numerosi sono stati i premi, sia alla compagnia, sia individualmente ai due fondatori.
I.E.