E’ il nuovo simbolo della libertà che tutti noi(tranne qualche reazionario)vorremmo avere…
Il nostro caro orso M49, catturato, recluso e (sic!) castrato (chimicamente, a quanto pare…), si trova ancora sulla Marzola, montagna che sovrasta Trento, nella medesima zona in cui è stato localizzato ieri dopo la “fuga”, anzi la riconquista della libertà che gli spetta per Diritto Naturale.
Come scrive su “La Stampa” Mauro Corona, che brinda alla “fuga” dell’orso con la condivisione del sottoscritto, “l’uomo si crede il padrone, dovrebbe studiare la natura; non capisco l’orso in prigione. W l’orso libero. Stasera ho un motivo grande per brindare, alla sua libertà. Come si può condannare un animale all’ergastolo? Il problema è soltanto uno: l’uomo si crede il padrone assoluto della Natura. Invece lo spazio è da condividere con gli animali. Chissà quando impareremo. Dicono che l’orso è pericoloso, aggressivo. Non è vero, lo è soltanto l’orsa con i cuccioli. Quella sì che può aggredire se gli attraversiamo la strada. Elementare, anche la chioccia ci aggredisce se ha con sé i pulcini e noi rubiamo il suo spazio. Ma la chioccia certo non fa paura, pesa un chilo”.
Quel che poi mi fa veramente specie, è che abbiano impedito di “accoppiarsi” ad un simpatico “cucciolone”, reo soltanto di reclamare il proprio diritto ad esistere… Il più infame fra gli animali è sempre l’uomo, sia quando schiaccia un lombrico sia quando impedisce ad un orso di essere tale…
MDG